Domande Frequenti
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Fatum Ex Vulnere è un gioco di ruolo (GDR) da tavolo ad ambientazione fantasy. In esso un gruppo di giocatori (solitamente da 3 a 6) interpretano personaggi di fantasia e collaborano tra di loro per raccontare una storia epica, guidati da un Game Master (GM). Durante un campagna (che può durare anche numerose sessioni di gioco) essi sconfiggeranno nemici, risolveranno misteri, esploreranno luoghi sconosciuti e scopriranno segreti terribili, in un sistema di gioco dove le regole servono a dare una struttura, ma non a limitare le possibilità di azione, le quali sono potenzialmente infinite.
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A differenza di altri GDR ad ambientazione fantasy, Fatum Ex Vulnere fornisce strumenti concreti per esplorare le motivazioni ed i desideri dei Personaggi Giocanti (PG). In questo modo le storie che vengono create al tavolo sono incentrati su di esse e non su trame predefinite.
Altri aspetti distintivi di FeV sono:
Un sistema di combattimento rapido e serrato;
Un regolamento semplice, che garantisce profondità di gioco, ma permette ai principianti di impararlo gradualmente;
Meccaniche ottimizzate per avventure oscure, dove i personaggi sono deboli in confronto alle minacce che affrontano.
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Fatum Ex Vulnere non fornisce un’ambientazione ufficiale, anzi, il suo regolamento è specificamente progettato per adattarsi a qualsiasi scenario vagamente medievale dove la magia esiste. Per fare un esempio, non esistono razze di gioco predefinite (come umani, elfi, nani…), ma solo stirpi che ciascun GM può interpretare come meglio crede. Detto questo, il sistema dà il suo meglio nel raccontare storie oscure, dove gli eroi sono deboli rispetto ai pericoli che affrontano e subiscono traumi permanenti nel corso delle loro avventure. Una tipica campagna di FeV verterà su come ciascun PG riuscirà a realizzare il proprio destino nonostante il dolore, i compromessi e le difficoltà che dovrà affrontare per raggiungerlo.
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Non propriamente, soprattutto nel senso che esso NON è basato sulle regole di Dungeons & Dragons: né su quelle recenti, né su quelle precedenti al D20 System. Esso inoltre non pone l’accento sull’esplorazione e sulla gestione delle risorse, sebbene questi siano aspetti che possano essere facilmente introdotti, semplicemente attraverso una gestione rigorosa dell’equipaggiamento. Il livello di casualità inoltre è limitato: è quindi improbabile che un personaggio possa morire permanentemente per un singolo tiro di dado andato male.
FeV si avvicina allo spirito OSR nella misura in cui cerca di mantenere un sistema di gioco snello, che chiede ai giocatori di risolvere le difficoltà ragionando in prima persona e mettendosi nei panni del proprio personaggio, anziché ottimizzando le proprie statistiche ed interpretando astutamente il regolamento. Generalmente, non è possibile superare un incontro semplicemente possedendo l’abilità giusta, ma occorre trovare una soluzione creativa.
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In generale sì, nel senso collaborativo del termine. In una tipica campagna, il GM fornisce l’ambientazione generale, i giocatori decidono quali siano gli obiettivi (i Destini) dei loro personaggi in coerenza all’ambientazione ed il GM crea spunti narrativi per far sì che essi possano realizzarsi, ponendo al contempo ostacoli e colpi di scena lungo la strada.
A differenza di altri sistemi comunemente considerati Story Driven però, Fatum Ex Vulnere non richiede capacità di improvvisazione teatrale al tavolo. I destini vengono decisi al di fuori delle sessioni di gioco ed ai giocatori non viene richiesto di recitare per attivare abilità o guadagnare esperienza.